La Cucina di Piggy: Umbria con amore

Come Vi dicevo in qualche post precedente, ogni volta che mi risulta possibile, mi concedo un fuori porta alla ricerca di borghi caratteristici e piatti tipici delle belle località italiane, che fanno invidia al mondo.

Partiamo dall'Umbria, che vanta davvero degli scorci mozzafiato, con resti della civiltà romana mescolati alla cura dei tempi moderni, per adeguarla ad un turismo senza pari. Vi consiglio davvero di non farvi mancare la conoscenza di questi paradisi terrestri.

Venendo a ciò che più concerne il mio blog, ossia i piatti tipici, l'Umbria è una regione decantata per i pregiati salumi (in particolare la porchetta di Bevagna e il prosciutto crudo di Norcia), oltre che per oli, tartufi e vini. Poi, come in ogni posto che si rispetti, vi sono delle tipiche preparazioni, sia da gustare al tavolo e sia da "mordi e fuggi", altrimenti detto "fast food".

In quest'ultima categoria, possiamo far rientrare senz'altro la famosa torta al testo (il cui nome deriva dal testo, la pietra piatta refrattaria utilizzata per la sua cottura), conosciuta anche con il nome di crescia o ciaccia, che è possibile gustare quasi in ogni angolo, mentre si passeggia, farcita soprattutto con la porchetta. Vi proporranno sia diverse farce e sia la porchetta nel panino, oltre che nella crescia

Questi sono stati i miei assaggi, gustati tra i vicoletti fioriti della meravigliosa Spello

Tra le paste fatte a mano, si annoverano i famosi strangozzi, il cui nome deriva dalla somiglianza alla stringa delle scarpe (infatti è una pasta lunga a sezione rettangolare tipo spaghetti alla chitarra),

le ciriole, un po' più lunghe, tipiche della zona di Terni (il cui nome deriva dal latino "cereus" bianco come la cera, poiché essendo l'impasto senza uova, è bianco e non giallo)

e poi gli gnocchetti, a forma di cilindretti, il cui impasto è a base di farina e pangrattato, conditi prevalentemente con un sughetto definito "alla collescipolana".

I condimenti tipici, sia per gli strangozzi che per le ciriole sono quello al tartufo nero, alla norcina (con salsiccia e panna), alla spoletina o alla ternana, con pomodoro fresco, aglio, prezzemolo e peperoncino.

Gli gnocchetti alla collescipolana, devono il loro nome alla città di origine Collescipoli, un piccolo borgo antico sulle colline di Terni, dove a settembre si tiene anche una sagra. Il condimento tipico è con pomodoro, salsiccia umbra, guanciale, fagioli e pecorino. La scelta dei fagioli non è univoca...c'è chi utilizza i borlotti e chi invece preferisce i cannellini per un risultato più cremoso.

Insomma...parole senz'altro riduttive per l'immensità di vedute e sapori di questa bellissima terra...non fatevi mancare una sosta di qualche giorno per godere di tutto quanto non può essere descritto.

Limitandomi alla descrizione dei piatti, invece, quale più grande fortuna potevo avere io di incontrare, nei pressi della Cascata delle Marmore, una famiglia straordinaria (che cura la gestione del Camping "Le Marmore"), con una fantastica nonnina ai fornelli, che mi ha deliziato con due dei primi piatti tipici: le ciriole e gli gnocchetti alla collescipolana.

Mi sono sentita a casa, in tutti i sensi, immersa nel verde, nel profumo delle Cascate e nell'affetto di Silvano, del piccolo Gioele, la sua mamma Giorgia e la nonna, col suo amore per gli animali (compreso un cinghialino ospite nel Camping e amico ormai di tutti 😍)...che meraviglia...quasi sarei voluta non andar più via, ma porterò quei momenti nel cuore per sempre!

Al rientro a casa, come uso fare di solito, ho prolungato quel benessere dei ricordi, attraverso le foto e con la riproduzione ai miei fornelli di qualche pietanza i cui ingredienti ho acquistato in loco.

Iniziamo proprio nell'ordine degli assaggi:

Crescia e porchetta/crudo di Norcia