I friarielli rappresentano uno dei piatti più caratteristici della cucina napoletana. Sono molto simili alle cime di rape; sono broccoletti con infiorescenze appena sviluppate. I fiori, infatti, devono esserci già, ma non devono essersi ancora aperti. Per pulirli, vanno lasciate solo le foglie più tenere, insieme a un po’ di gambo. Una volta pulite e lavate, le cime si gettano, ancora bagnate, direttamente nell'olio aromatizzato con aglio e peperoncino. Mai bollirle prima! Si perderebbe gran parte del sapore e poi la loro caratteristica è proprio quella di farli friggere; di qui l'altro nome con cui è chiamato il piatto: "vruoccole scuppettiate". Forse non tutti sanno che i friarielli sono una specialità tipicamente napoletana. Nelle altre zone, anche della Campania, e anche a soli 50 km dal capoluogo, se chiediamo una porzione di friarielli, ci porteranno dei peperoncini verdi fritti, perché "frjere" in napoletano vuol dire semplicemente friggere.
Ingredienti:
- 2 mazzetti di cime di rapa
- 2 spicchi d'aglio
- sale e olio q.b.
- peperoncino piccante
Dopo aver pulito e lavato le cime, prepariamo l'olio in cui andranno immerse, con i pezzi d'aglio e con il peperoncino in polvere o a pezzi
Una volta imbiondito l'aglio, gettiamo nell'olio i friarielli
e regoliamo di sale
Non ci resta che farli scoppiettare
Eccoli pronti per essere serviti!
Il friariello è di umili origini. Proprio come il piatto più famoso della cucina partenopea: la pizza. Non a caso, "’a pizza ch’e friarielle" è stata la prima variante (dopo la Margherita) della pizza. Nel totale rispetto della tradizione napoletana, i friarielli andrebbero accompagnati con le salsicce...
Rimedieremo presto, sia nella pubblicazione, sia, soprattutto, a tavola!
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