LA STRADA DEL PERDONO
Questo blog l'ho sentito e fatto mio sin da subito con le più piccole azioni...ricette che più ancora che descriverne il procedimento raccontano di me, dei miei momenti, dei miei amici e di persone altre che hanno ispirato quelle sensazioni o alle quali ho dedicato questa o quella preparazione. Persone alcune tutt'ora presenti e altre le cui strade si sono divise ma in entrambi i casi si tratta di incontri che in un modo o nell'altro hanno lasciato una traccia nella mia vita. Penso che ogni cosa possa contribuire a crescere, a migliorare, a guardare avanti...sia la gioia, sia il dolore. Anche il dolore, così come il male ricevuto, per chi ha Fede può essere vissuto come un dono se riesce ad insegnarti il perdono. Già...il perdono...quanto difficile può essere...ma credetemi, posso garantirvi che davvero è come una bolla d'aria che riesce ad alleggerirti, a farti dare un senso diverso a tutto, a farti aprire verso una nuova consapevolezza.
Faccio fatica a descrivere a parole le sensazioni provate in questi giorni...potrei definirlo un miracolo, se considero che i miracoli non sono propriamente solo quelli ai cui racconti siamo abituati, come la moltiplicazione dei pani e dei pesci...uno sblocco, la capacità di ascoltare i consigli di chi attraverso l'amore di Dio aveva già provato questo dono meraviglioso. Un libro da leggere, donato già da mesi, ma mai aperto prima, un rinnovato ascolto di esperienze vissute da due carissime amiche, entrambe dolorose e di gran coraggio, ed entrambe testimoni di come sia possibile ricominciare a sorridere… chiudere tutto il dolore in uno scrigno e farne tesoro…”be strong!”.Ogni frase, scritta o suggerita, aveva un comune denominatore...lo sforzo di perdonare il male per quanto possa aver distrutto gratuitamente la tua esistenza! Perdonare, in fondo, per se stessi prima ancora che per “disarmare”. Qualche giorno fa, al risveglio e ad occhi ancora chiusi, pensai questa frase: “con l’amore, forse, ti disarmo”…in quel momento mi era stata indicata la strada e ancora non me ne ero accorta!Il perdono dirada la rabbia come la nebbia...la rabbia impedisce di ascoltare, di essere obiettivi, di ragionare, semplicemente...di andare avanti. Al pari, l'incapacità di perdonare, pesa come un macigno, pende e non scinde dall'altrui rancore, quasi peggio di un senso di colpa, anche se per colpe che non hai.È tutta questione di un salto...è solo un attimo...”abbatti quella barriera che la paura aveva innalzato a difesa dei tuoi giorni peggiori e lascia spazio all'amore”. Ama e perdona, perdona e ama...e ad un tratto ti accorgi che il male svanisce come una ferita che d’un tratto sana. Ti rende leggera e felice, capace finalmente di guardare avanti...è bellissimo, è stimabile, è esemplare, è quasi magia, è vita!
Finalmente ho trovato la mia strada...la strada verso la serenità. Per la prima volta credo di poter essere in grado di non tornare indietro e di guardare solo avanti, con la giusta curiosità e senza paura di conoscere ciò che mi aspetta. Ora sento di non essere più legata al passato…anche il dolore può tenere uniti…e finché aspetti un ravvedimento o una richiesta di perdono che mai arriverà, non volterai mai pagina! Ho trovato il coraggio…il coraggio di riconoscere a me stessa che quell’amore sarebbe diversamente durato per sempre, e il coraggio poi di trovare da sola il mio nuovo cammino, poiché non è certo la legge a determinare l’effettiva separazione da ciò che è stato e la voglia di aprirti a quanto di bello possa esserci per te dietro l’angolo.
È stato proprio l'ascolto di quella rabbia che ha fatto uscire in me l'amore. Io parlavo, ma lui non ascoltava proprio...io chiedevo "A" e lui letteralmente vomitava "X", "Y", "Z"...a raffica, come una pallina di ping pong, un cacciatore col fucile carico, che nessuna voglia aveva di sapere cosa avessi da dire, ma solo esigenza di svuotare quella rabbia, di colpire, di aggredire, di punire. Io non ho fatto altro che ascoltare...continuare a lasciarlo vomitare, restando in silenzio...che bello scoprire che non riusciva più a farmi male e ciò voleva dire che ero guarita! Riuscivo solo a pensare “poveretto…è andato avanti solo in apparenza, ma è rimasto fermo più di quanto non credevo di esserlo io…ha bisogno del mio amore, ha bisogno di sapere che è “libero” perché per amore lo perdono!"
E adesso...sì, ora...ora e sempre..."Ricominciare"...!Quel senso di delusione, di tristezza questa volta è durato solo qualche ora ed è poi svanito portando per sempre con sé tutto il passato...poi...d'un tratto ho compreso il senso di tutto quel dolore e ho compreso che era arrivato il momento di guardare avanti, di dimenticare tutto il male e di ricominciare una nuova vita.Oggi desidero condividere questo miracolo con Voi, in particolare, con chi di esso ne è artefice: il mio Luca, Caterina, Lorenzo, Steluta, Salvatore...Non si tratta più del solo "semplice" sostegno...bensì di un invito a guardare con gli occhi dell'amore e a perdonare, a lasciare così liberi per poter ricominciare.Ed eccomi qua…grazie a Dio…nuovamente pronta a scalare le montagne, senza più scendere, né guardarsi dietro!
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