venerdì 8 marzo 2024

Taralli sugna e pepe

Nella lingua dialettale sono chiamati "Taralli "n'zogna e pepe".
Si tratta di ciambelle molto fragranti (grazie allo strutto), tipiche della cucina campana. La tradizione narra che un panettiere incontrò due giovani amanti che si scambiavano dolci baci seduti sugli scogli di Mergellina e, ispirato da questa immagine poetica, realizzò per la prima volta questi biscotti lievitati, a cui aggiunse pepe e mandorle e li consegnò ancora caldi ai ragazzi, che li apprezzarono molto.
I taralli sugna e pepe sono ottimi inzuppati nel vino o anche consumati a solo...possono costituire un'ottima panatura se sbriciolati e si ritrovano, sempre sbriciolati, anche sulle farce delle pizze veraci napoletane.
La scorsa settimana, ho provato a cimentarmi anch'io, per deliziare i miei genitori.
Ricetta riuscita 😃💪

Ingredienti per circa 13 taralli:

Per il lievitino:

- 100 gr di farina 00
- 80 ml di acqua
- 8 gr di lievito di birra fresco
- 1 cucchiaino di zucchero

Per l'impasto:

- 300 gr di farina 00
- 70 ml di acqua
- 150 gr di strutto
- 150 gr di mandorle
- 3 cucchiaini di pepe nero
- 15 gr di sale fino

Per decorare:

- mandorle q.b.

Iniziamo dal lievitino. Sciogliamo il lievito in un po' d'acqua a temperatura ambiente

Uniamo il composto di acqua e lievito alla farina mescolata con lo zucchero e impastiamo fino ad ottenere una sorta di pastella che copriamo e lasciamo lievitare per almeno un'ora in un luogo asciutto.

Passiamo poi all'impasto: in una ciotola capiente versiamo la farina e aggiungiamo il sale ed il pepe
 
Amalgamiamo lo strutto e incominciamo ad impastare mentre versiamo l'acqua un po' alla volta. Da ultimo, incorporiamo le mandorle ridotte in granella non troppo fine, con l'ausilio di un robot da cucina 

Ecco, nel frattempo, pronto il lievitino, che possiamo aggiungere all'impasto fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo

Trasferiamo sulla spianatoia e continuiamo ad impastare per amalgamare bene gli ingredienti

Passiamo ora alla formazione dei taralli. Dividiamo l'impasto in palline da 70 grammi ognuna. Ne ricaviamo dei grossi bigoli, che piegheremo in due e inizieremo ad attorcigliare 

per poi unire all'estremità. Aggiungiamo 4 o 5 mandorle in superficie e schiacciamo leggermente, affinché penetrino nell'impasto

Trasferiamo i taralli su una leccarda ricoperta con un foglio di carta forno e cuociamo a 160° per circa un'ora nel ripiano di mezzo del forno

Eccoli fragranti e peccaminosi.
Qualora non riusciate a consumarli in giornata, possono essere conservati anche per una settimana, ben chiusi in un barattolo ermetico.
Evviva le delizie della mia città ✌

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