I canederli sono una specialità del Trentino Alto Adige, immancabile negli stands dei mercatini natalizi, accanto a strudel di mele e vin brulé. Ne esistono versioni dolci e salate. Questi ultimi, chiamati anche Knödel, sono preparati con cubetti di pane raffermo, latte, uova e generalmente speck o altri salumi e formaggio. Dall'impasto si ricavano delle palle che vengono cotte in acqua bollente salata oppure in brodo. Possono poi essere serviti nel brodo di cottura, oppure asciutti e conditi con burro fuso e parmigiano. Sono davvero deliziosi e poi semplici da preparare ed il profumo che emanano mi conduce con la mente alla preziosa terra dei folletti...
Ingredienti:
- 250 gr di pane raffrermo
- 250 ml di latte
- 100 gr di mortadella
- 100 gr di salame ungherese
- 100 gr di speck
- 2 uova intere
- 3 cucchiai di farina
- sale ed erba cipollina
- 1 lt. di brodo di carne
- una noce di burro
- 1 cucchiaino di salvia in polvere
In una terrina, mettiamo il pane spezzettato e vi versiamo sopra il latte tiepido per farlo ammorbidire, fino al totale assorbimento del liquido
Aggiungiamo la mortadella tagliata a dadini
il salame, anch'esso a dadini
e altrettanto faremo con lo speck
Completiamo con una presa di sale, le 2 uova e l'erba cipollina
Per compattare l'impasto, aggiungeremo 3 cucchiai di farina, poi, amalgamiamo il tutto e ricaviamo da esso delle palle di circa 5 cm di diametro
Tuffiamo i canederli nel brodo di carne bollente e li lasciamo cuocere per circa 5 minuti
Come si diceva in apertura, li possiamo servire nello stesso brodo di cottura, oppure, come ho fatto io, scolare e condire con profumatissimo burro fuso aromatizzato alla salvia
Che belli questi canederli! Ho vissuto in Trentino quattro anni, dove è nato mio figlio maggiore, e sono uno dei miei piatti preferiti. Non sapendo cucinare non li mangio spesso, ma la tua ricetta mi fa venire voglia di provare!
RispondiEliminaHai mai sentito parlare dei capus? Ricordo che mettevano un ripieno nelle foglie di vite e poi lo stringevano bene dentro e li mangiavano il giorno dopo. Non so però se ricordo bene, sono passati più di 15 anni.
Gabri...ciao tesoro! Sicché abbiamo anche la passione del Trentino in comune...
EliminaVedi, la cucina del luogo mi piace perché è semplice, genuina e gustosa. Se pensiamo che i canederli non sono altro che un pastruglio di pane appallottolato ;)
Poi ci sono gli spazle, il profumatissimo strudel di mele(http://lacucinadipiggy.blogspot.it/2011/06/strudel-di-mele.html), il vin brulè...
Ecco...ciò che più collega la mente al cuore sono proprio i profumi, che puntualmente mi riportano ai mercatini natalizi e alla dolce atmosfera che li accompagna. Presto vorrei portarvi il mio Piggyno! Intanto, a breve, vorrei coccolare te, Lorenzo e Costi con un po' di assaggini...
Per quanto riguarda il piatto di cui mi parlavi, stando alla descrizione, credo si tratti dei "capù", che però non conoscevo, no. Ma...eccomi subito alla ricerca...mi piace arricchire le mie conoscenze culinarie e pertanto...trovati! Ti riporto 2 delle pagine http://www.kucinare.it/ricetta/Capu__Mager-4791.aspx e http://www.informazione-web.com/2010/11/capu-alla-bergamasca/. Ad ogni buon conto, sai che gira gira molte pietanze si somigliano con qualche piccola variante e diversa nomenclatura...questa degli involtini di foglie di verza in particolare...cucinatissima anche all'estero. Una versione (rumena) puoi trovarla anche nel mio blog...dai uno sguardo...http://lacucinadipiggy.blogspot.it/2011/11/sarmale-alla-buona.html
Ora...ricette a parte...ma quando ci vediamo? Ho voglia di abbracciarti! Baci a tutti